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Mal di schiena cronico: la lombalgia.





Il mal di schiena rappresenta la problematica più diffusa tra i dolori muscolo-scheletrici.

Secondo i dati Istat (Istituto Nazionale Statistica) sono 8.6 milioni le persone che in Italia soffrono di mal di schiena e presentano difficoltà motorie associate, si stima inoltre, che entro il 2050 il mal di schiena diventerà una delle principali cause di disabilità.

L'aumento è del 15% circa ogni anno, in particolare l'età compresa varia da i 18 ai 44 anni con il 21%, tra i 65 e i 74 anni con il 35% ed infine gli ultra settantenni con il 50%.


L'insorgenza della lombalgia varia a seconda dei casi, le cause sono, infatti, multifattoriali: traumi, patologie, interventi chirurgici, posture errate; seppure

esiste anche un'elevata percentuale di persone con dolore cronico che non ha una diagnosi ben chiara.

Tale situazione viene spesso associata ad una condizione di co-morbidità tra dolore cronico e la presenza di uno stato depressivo che nel tempo incide negativamente sulla salute mentale del soggetto (il sesso femminile è più sensibile a tale condizione).



Trattamenti


Nelle diagnosi specifiche come ernie al disco, stenosi e spondilolistesi, l'intervento chirurgico, laddove confermato dallo specialista, resta l'unica alternativa possibile dopo un periodo di 12 settimane in cui sono presenti sintomi cronici, senza alcun miglioramento.

Per i casi di mal di schiena aspecifico le tecniche conservative, una buona igiene posturale e comportamentale, restano i primi trattamenti da perseguire lungo tutto il periodo di terapia e anche dopo.


Le recenti linee guida NICE (National Institute for Health and Care Excellence) raccomandano nei pazienti con LBP approcci conservativi rispetto a terapie farmacologiche e invasive.

Anche l'OMS ( Organizzazione Mondiale della Sanità) è a favore del recupero attraverso interventi chiave che possono rafforzare l'approccio con l'assistenza sanitaria, infatti la strategia d'intervento per la lombalgia cronica deve essere mirato ad un programma di educazione cura e recupero attraverso:


  • Esercizi preposti al benessere e alla cura della persona

  • Programmi educativi che supportano conoscenza e strategie per la cura di sè.

  • Alcune terapie fisiche e manipolative.

  • Terapie psicologiche, come la terapia cognitivo-comportamentale.

  • L'utilizzo di FANS, previo consulto medico


Per concludere...


La lombalgia cronica seppur spesso silenziosa nel tempo diventa invalidante con ripercussioni negative sulla vita in generale.

Sebbene praticare attività fisica, ridurre la sedentarietà e seguire una dieta sana ed equilibrata restano le condizioni primarie per la prevenzione generale.

Un buon approccio alla conoscenza e alla consapevolezza del proprio corpo permette al singolo individuo di riconoscere l'insorgenza di un fastidio e rimediare in tempo prima che esso diventi dolore cronico.

La valutazione posturale per individuare squilibri muscolari e problematiche sottostanti, la ginnastica posturale, esercizi specifici di correzione, per il benessere e la cura della colonna colonna vertebrale possono essere di supporto per la muscolatura debole.

L'educazione alla corretta postura ed ergonomia per la prevenzione di incidenti o traumi sul lavoro, per ridurre lo stress e migliorare lo stato di salute generale attraverso una corretta igiene del movimento e delle posizioni da assumere abitualmente.

Per concludere anche l'educazione comportamentale è importante, rispetto la gestione del dolore, soprattutto in presenza di condizioni socio-ambientali sfavorevoli.

L'intervento multidisciplinare è risultato essere il più efficace rispetto all'esclusivo intervento fisioterapico (Kamper at al 2015).

E' importante per l'equipe di specialisti affrontare i casi di lombalgia cronica attraverso un'approccio integrato e mirato sulla persona che potrebbe influenzare la sintomatologia dolorosa.




BIBLIOGRAFIA

  • https://www.iss.it

  • Kamper, Steven J., et al. “Multidisciplinary biopsychosocial rehabilitation for chronic low back pain: Cochrane systematic review and meta-analysis.” Bmj 350 (2015).

  • Ford, Jon, et al. “The Evolving Case Supporting Individualised Physiotherapy for Low Back Pain.” Journal of clinical medicine 8.9 (2019): 1334.

  • https://www.who.int/publications/i/item/WHO-FWC-ALC-19.1

    https://iris.who.int/bitstream/handle/10665/374726/9789240081789-eng.pdf )

  • Corp N, Mansell G, Stynes S, Wynne-Jones G, Morsø L, Hill JC, van der Windt DA. Evidence-based treatment recommendations for neck and low back pain across Europe: A systematic review of guidelines. Eur J Pain. 2021 Feb;25(2):275-295. doi: 10.1002/ejp.1679. Epub 2020 Nov 12. PMID: 33064878; PMCID: PMC7839780.

 
 
 

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                                                                                                Alessia Guglielmino                                                                                                                                                                                                                Chinesiologa e Posturologa

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